Devitalizzazione di un dente. Ne avete mai sentito parlare?
L’esecuzione di una devitalizzazione, conosciuta anche come cura canalare, consiste nell’esecuzione di una procedura dentale volta a riparare i denti che possono essere stati compromessi da carie profonde o traumi dentali piuttosto gravi, i quali hanno portato a un danno irreversibile della polpa dentale.
Lo studio Dentistico San Sisto di Bergamo è pronto a presentare nell’approfondimento di oggi le informazioni utili dedicate alla tematica.
Conoscere la polpa dentale
Quando parliamo di polpa dentale, intendiamo la parte più sensibile dei denti.
Essa è innervata e vascolarizzata. La sua posizione interna le consente di godere di una protezione donata dai diversi strati tessuto molto duri quali la dentina e lo smalto.
La polpa dentale, seppur non conosciuta nella stragrande maggioranza dei casi è fondamentale per il dente, è come se a livello anatomico corrispondesse al cuore del paziente.
All’interno di essa, infatti, sono presenti terminazioni nervose, venule, arteriole e speciali cellule che lavorano quotidianamente al fine di garantire un adeguato apporto di sangue, nutrienti e ossigeno ai denti.
Con questa breve spiegazione è quindi possibile comprendere perché è di fondamentale importanza che questa non risulti infetta.
Quando è necessaria la devitalizzazione di un dente
Può essere necessaria la devitalizzazione di un dente a causa di una carie non curata e molto profonda.
A livello fisiologico, la carie supera gli strati più superficiali giungendo sino alla polpa. Il paziente solitamente percepisce un dolore forte e pulsante, a volte localizzato in un’area specifica. Si tratta di un campanello d’allarme evidente che la salute della polpa dentale è compromessa.
Tuttavia, i sintomi possono presentarsi anche con minor frequenza ed intensità. Specialmente nei casi in cui si tratti di un’infezione cronica e ricorrente, il dolore avvertito dal paziente potrebbe non essere molto forte. L’apparizione di una fistola in corrispondenza del dente affetto è segno indistinguibile di infezione.
Altri casi frequenti in cui è necessario procedere con la devitalizzazione di un dente sono:
- La presenza di un granuloma ossia una lesione causata dall’infezione della polpa dentale;
- L’esposizione del dente a un forte trauma, il quale ha portato a un danno a livello della corona del dente, anche in questo caso coinvolgendo la polpa dentaria;
- La presenza di ipersensibilità del dente, sia a cibi caldi o freddi che a stimoli meccanici (contatto, masticazione).
L’importanza di rivolgersi a uno studio dentistico
Per evitare che l’infezione si diffonda, è necessario rivolgersi tempestivamente ad un odontoiatra. Lo specialista cercherà di individuare insieme a te la possibile causa dell’infezione, da dove essa si origina e la migliore terapia per curarla.
Potrebbe essere richiesto di effettuare uno studio radiologico di lastre endo-orali, utili a connfermare la diagnosi e procedere al trattamento.
Oggi giorno lo sviluppo di nuove tecnologie ha permesso di avere una visione chiara e definita delle strutture dentali.
Una volta completata l’anamnesi, il dentista provvederà, previa somministrazione anestetica, alla rimozione della carie, del granuloma e della polpa infiammata, che causano dolore.
Successivamente, dopo una accurata detersione e l’eliminazione di tutti i batteri, lo spazio occupato dalle strutture rimosse potrà essere otturato con materiali specifici.
In fase finale, è prevista la ricostruzione della corona del dente, la quale può avvenire tramite l’utilizzo di compositi o di ceramiche.